Grazie a Paese Diffuso e al progetto “Campagna in Movimento” promosso dall’Associazione Culturale Marmilla in Campagna, Domenica 29 Aprile ho potuto conoscere meglio e approfondire ciò che sapevo del mio territorio. L’escursione, inserita in una serie di iniziative del progetto Campagna in Movimento, aveva come tema le risorse storico-culturali dell’ Alta Marmilla.
Ci ritroviamo alle 08:30 al punto di incontro previsto… un pullman, messo a disposizione dall’Associazione, ci aspetta per portarci in giro per i luoghi previsti dalla nostra escursione. Una passeggiata tra la storia e la cultura del nostro territorio, in compagnia di persone che, come te, sono appassionate, interessate o, magari, solo incuriosite… con noi anche diversi esperti che ci accompagneranno nei vari spostamenti.
La prima tappa prevede la visita guidata al sito archeologico del Nuraghe Cuccurada e alla Cooperativa “Su Trobaxiu” del vicino paese di Mogoro. Respiri profumi di antichità e di tradizione.. di radici e di mani che lavorano.. di persone che si incontrano. Così come succedeva nella Fiera di San Daniele, a Gonnoscodina.. la nostra visita è stata all'interno della bellissima Chiesa dedicata al santo, caduto martire in Nord Africa per mano dei mori. Sempre sulla scia della storia che ci appartiene, proseguiamo per Gonnostramatza, dove la Cooperativa “Serzela” ci accoglie nel Museo Turcus e Morus e ci racconta delle vicissitudini del nostro territorio all’epoca delle incursioni barbaresche. Possiamo, inoltre, godere della mostra temporanea “Su prangiu ‘e Santu Pabi”, di recente inaugurata, e immaginarci pronti a gustare le prelibatezze di un lauto pasto, seduti con i nostri antenati. Le ceramiche sono davvero bellissime. E le ricostruzioni rendono merito a chi le ha realizzate.
Intanto, è giunta davvero l’ora di pranzo e lo stomaco di tutti reclama il cibo.
Ci spostiamo a Simala, Sa Bidda de Is Pottabis…. l’esperto, ci fa notare come la casa campidanese segue e rispecchia la vita della famiglia che la abita, così come ne rispecchia l’economia e l’importanza sociale. Un lauto pasto degno dello stomaco più affamato ci viene offerto dalla Pro Loco Simalese: lenticchie con grano (e non solo) per restare in tema di tradizione.
Nel pomeriggio, proseguiamo con un tour nel centro storico di Simala, uno tra i più belli della Sardegna. L’architettura ci parla, attraverso le case, le pietre usate per costruirle, i materiali, le dimensioni, le linee, la posizione. Ci racconta dei nostri antenati. Delle persone che le hanno abitate e di come l’hanno fatto. Lascio Simala con un pizzico di invidia e tanta nostalgia.
E un pensiero: ritornare a quel modo di vivere, incentrato sulla natura e sui suoi ritmi, è solo un’utopia?
Ales ci aspetta. Paese natale di Antonio Gramsci, in concomitanza con il 75° anniversario della sua morte. Giuseppe Manias, responsabile della Biblioteca Gramsciana, ci attende per raccontarci l’importanza di un evento che, forse casualmente, ha segnato il destino di un paese e di un piccolo grande uomo. Con ironia e savoir-faire, il nostro cicerone ci mostra la cattedrale. Faccio personalmente l’esperienza di infilare la mano nella bocca di uno dei leoni che circondano il magnifico altare, che rappresentano la lotta del Bene verso il Male, e posso così notare l’abilità dei maestri artigiani e lavoratori del marmo: la bocca del leone ha il palato, sento con le dita le righe nel marmo.
E penso: a volte, non tutte le meraviglie sono visibili agli occhi.
E, a proposito di artigiani con la A maiuscola, dalla cattedrale passiamo per la Bottega d'arte Pinokkieria di Federico Coni Maestrodascia dove possiamo godere della mostra dei 20 acquarelli di vari artisti e di alcune opere di Giò Pomodoro e delle creazioni in legno di Federico, alcune delle quali espressamente ispirate e dedicate ad Antonio Gramsci. E’ proprio alla importante figura di quest’ultimo che dedichiamo la parte finale della nostra visita ad Ales... dalla casa natìa sino ad arrivare alla piazza a lui intitolata. Ci sediamo proprio al centro, circondati da tanti elementi, simboli, storia e arte, una citazione mi colpisce: Il futuro ha un cuore antico.
E, mentre il sole di Giò Pomodoro non tramonterà mai, alcune gocce di pioggia accompagnano il nostro viaggio verso Zeppara, alla volta del Museo del Giocattolo Tradizionale. Ci dilunghiamo un bel po’, giocattolo dopo giocattolo, mentre l’abilità della nostra guida ci incanta e ci rapisce, trasportandoci in momenti ludici lontani nel tempo, almeno per me.
Ultima tappa, su Pranu de Siddi. Un giro rapido perché, tra una cosa e l’altra, si son fatte le 20.30.
Beh, che dire, dodici ore spese bene, in ottima compagnia, alla scoperta (o riscoperta) dei nostri luoghi.
E, come dice sutramatzesu, citando un grande della letteratura russa “Se descrivi bene il tuo villaggio, parlerai al mondo intero”. E allora, in primis, descriviamoceli bene a noi stessi, i nostri villaggi. Parleremo bene al mondo intero, con la consapevolezza di chi siamo.
A sa prossima!!
Raìz