C’è un tempo per le sedute attorno a un tavolo a ragionare sul futuro di una comunità ma c’è anche il tempo dell’azione, quello in cui da sa cadira si passa a s’istrada, e si tocca con mano “il presente” della comunità, a volte fatto anche di foglie secche, cocci di bottiglia, un po’ di polvere e parecchia cartaccia. E’ quello che è successo a Gonnostramatza domenica scorsa, quando quasi tutta la popolazione tramatzese è uscita di casa con scopa e paletta al seguito degli amministratori per allichidire le strade in vista della festa di S. Michele.
La motivazione è sembrata semplice: la burocrazia è lenta, la buona volontà impiega solo qualche ora a trasformarsi in fatti concreti. E così è accaduto che… dalle viuzze più anguste del paese fino alle strade principali, dalle signore più anziane fino ai bambini, che divertiti lo hanno preso per un insolito gioco, Gonnostramatza si è risvegliata con un persistente strisciare di scope e rastrelli… sei ore intense di pulizia a regime.
E tra una ramazzata e l’altra due chiacchiere insieme, chi a raccontare delle partite del giorno prima, chi a pidanciare sulle news principali del mese, chi a ridere per quelli che, a vederli con scopa e paletta in mano, a stento erano riconoscibili. È stata una bella giornata, tutto sommato, se non altro perché, insieme alla polvere, un piccolo gesto di partecipazione collettiva ha cercato di spazzar via anche qualche asperità di relazione, accendendo una luce verso un vivere più armonico della comunità, che ha riempito il senso della parola “insieme”.