Cari amici lettori non potevo non consigliarvi “Sardinia Blues” il bel romanzo dello scrittore di Uta, Flavio Soriga: 224 pagine, 16 euro, pubblicato da Bompiani nel 2008. Ve lo consiglio vivamente perché la lettura mi ha avvinto ed emozionata, proprio come un blues malinconico e struggente, ma anche perché la storia è ambientata nella, a noi cara, provincia di Oristano e più precisamente nel Montiferru, tra Cabras, Seneghe, Cuglieri e altri onomatopeici paesini…
Il perché di questa scelta ce lo spiega lo stesso scrittore:
La Costa Smeralda esiste, come esiste la Barbagia, quella raccontata da Niffoi, per intenderci, e prima di lui da Grazia Deledda. Non sono posti inventati, esistono, e questi due autori, e altri, li raccontano in modo efficacissimo. Però ci sono altre Sardegne, e io questa volta avevo voglia di raccontare la provincia noglamour di Oristano, e senza attentati, fucili, banditi. Una Sardegna di periferia, modernissima, gaggia, divertente, senza Briatore e senza Mesina…
Per dirla alla Celestino Tabasso, il simpatico critico letterario dell’Unione Sarda:
E’ una storia veloce e profonda, raccontata con un ritmo da monologo sapiente, ambientata in una Sardegna costiera ma vera. Personaggi giovani, facce e storie pescate dalla generazione di Erasmus e Rynair che ha imparato a ricordare in dialetto e a fidanzarsi in inglese, o almeno in Inghilterra. “Sardinia Blues” è la scommessa di uno scrittore che voleva parlare (anche) delle pene d’amore, della talassemia e della vita senza ammorbare nessuno, ma anzi scrivendo in un modo da farsi leggere d’un fiato.
Secondo me Soriga c’è riuscito: a me il libro mi ha agganciato sin dall’incipit e non mi ha più lasciato travolgendomi in un’estate folle e vitale, bella e banale, come tante estati, passate presenti e future, con l’accompagnamento del sound percussivo e lancinante in cui si muovono i tre EuroSardi laureati senza macchia e senza paura e senza amore e senza fede…
Buona lettura!!!
Miss Fantasy