Premettiamo da subito che era da anni che un film italiano non ci emozionava tanto… Il filo principale della trama è incentrato sulla figura della giovane Anna, madre ingenua e bellissima che all'inizio degli anni '70 si trova sbattuta fuori casa dal marito geloso. Da quel momento cominciano per la donna ed i suoi due figli una serie di peripezie fatte di precarietà economica, continui traslochi ed amanti più o meno occasionali, in un susseguirsi di eventi tragicomici che condurranno la storia fino ai nostri giorni. Nel presente tocca soprattutto a Bruno, primogenito di Anna, fare i conti con il rapporto a dir poco conflittuale che ha sviluppato negli anni con la madre. Ottimo tutto il cast degli attori con Mastandrea e la Sandrelli in gran spolvero. Un film nostalgico ma non retorico o calligrafico dove vengono alternate dal bravissimo regista Virzì scene da commedia di costume con momenti maggiormente melanconici ed introspettivi. Il risultato è sicuramente molto molto godibile, con una parte finale emozionante, per nulla stucchevole. Non perdetevelo, non ve ne pentirete!!!
Le Tramatzesi Sorelle Lumière
Film: La prima cosa bella
Scheda:
Regia: Paolo Virzì
Sceneggiatura: Francesco Bruni, Francesco Piccolo, Paolo Virzì.
Con: Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Dario Ballantini, Marco Messeri, Aurora Frasca, Giacomo Bibbiani, Giulia Burgalassi, Francesco Rapalino, Isabella Cecchi, Fabrizia Sacchi, Sergio Albelli, Paolo Ruffini, Emanuele Barresi, Fabrizio Brandi, Michele Crestacci, Bobo Rondelli, Paolo Giommarelli, Giorgio Algranti . Durata: 116 min. Nazionalità: Italia, 2009 Genere: Commedia
Uscita Cinema: 15 Gennaio 2010
Trama:Cosa vuol dire avere una mamma bellissima, vitale, frivola, imbarazzante? E’ il cruccio che ha accompagnato tutta la vita di Bruno, primogenito di Anna, fin da quando aveva otto anni. Tutto comincia nell’estate del 1971, quando assistendo alla tradizionale elezione delle Miss dello stabilimento balneare più popolare di Livorno, Anna viene inaspettatamente chiamata sul palco ed incoronata “la mamma più bella”. Da allora, nella famiglia Michelucci, arriva lo scompiglio e per Anna, per Bruno e per la sorella Valeria, inizia un’avventura che si concluderà solo ai giorni nostri, con un inattesa struggente riconciliazione.
Son d'accordo con le sorelle lumiere un film molto bello e emozionante. saluti
Di
maurizio
(inviato il 28/01/2010 @ 12:35:39)
# 2
Avevo letto altre recensioni in merito davvero e ne approfitto per consigliarvi un altro bel film di Virzì "Ovo Sodo" un bello spaccato di vita italiana!
Di
Ti
(inviato il 28/01/2010 @ 15:53:02)
# 3
... ma sarebbero più belle spontanee ... le recensioni ...
Di
deluso
(inviato il 28/01/2010 @ 18:23:12)
# 4
Caro deluso, ci dispiace, hai ragione ma non si può avere tutto dalla vita...noi non accontentati e se ti capita di andare a vedere il film facci sapè... un abbraccio
Di
Sorelle Lumière
(inviato il 29/01/2010 @ 08:31:11)
# 5
Alle sorrelle lumiere perchè non mi fate un commento su Baaria io l'ho visto 180 minuti di film e come sono uscito dal cinema parevo io il ragazzino che correva e poi quell'orecchino della figlia?
Il film di Virzì, inteso come trama e significato, è vecchio come il cucco; sfrutta cioè una tematica che già era sviluppata addirittura nei film muti di Von Stroheim e Murnau. In sostanza si tratta di questo: quando in una famiglia avviene una dolorosa e straziante separazione della coppia (cioè lui o lei vanno a vivere per conto proprio per il divorzio oppure per la morte del coniuge; oppure lui o lei che assumono atteggiamenti provocatori verso l'altro e in pratica vivono da separati in casa), succede che appunto uno dei due deve inventarsi una nuova vita e, come si dice in gergo, arrangiarsi, specie quando deve badare anche agli eventuali figli che ha con sè. Questa tematica, come dicevo, è stata sempre rappresentata nel cinema. Potrei elencarei decine e decine di pellicole. Ne citerò alcune, a mio parere le migliori che mi sono rimaste nel cuore. La più straziante e bella è forse "Io la cono
La più straziante e bella è forse "Io la conoscevo bene" del regista Antonio Pietrangeli, in cui guarda caso la vittima era sempre Stefania Sandrelli, allora giovanissima. A tutti voi che esaltate il film di Virzì io farei vedere il film di Pietrangeli, che quasi tutti non hanno mai visto. E il finale tragico rispecchia fedelmente una cosa: non si può correre dietro a troppe delusioni nella vita. C'è un limite da non superare. Se lo si oltrepassa, si muore. Tragico e magico esempio di come il cinema sia aderente alla realtà della vita, con tutte le sue ingiustizie.
Altro film entusiasmante che pochi conoscono: "Il grido", di Michelangelo Antonioni, in cui la vittima è lui, l'attore Steve Cochran che viene abbandonato dall'amante (una stupenda Alida Valli), e insieme alla figlia piccola deve incominciare una nuova vita. Di delusione in delusione, ad un certo punto non riesce più a reagire alle avversità
Voglio citare anche il film di Scorsese "Alice non abita più qui", dove lei, dopo la morte del marito e con una figlia adolescente, inizia a girovagare di città in città fino a che trova anche una sistemazione sentimentale. Qui c'è il lieto fine.
Il vero limite del film di Virzì è rappresentato proprio dallo stucchevole e fuori luogo lieto fine, tutti questi ammiccamenti finti e fastidiosi fra figlio e madre, le lacrime facili finali, un tutto che sa di commedia, di recitazione forzata, di cosa preparata a tavolino. In questo film dopo un minuto si intuisce già che alla fine figlio e madre si riappacificheranno e tutto finirà bene. Una mezza boiata. Il film si salva, forse, per l'interpretazione della Sandrelli, che guarda caso è un'attrice di un'altra generazione, una rarità nel cinema italiano di oggi. Magari questo film avrà successo perchè
in Italia ormai non c'è più niente da offrire, siamo al punto della negatività più elevato. Un film come questo negli anni sessanta, ai tempi di Monicelli, Risi, Scola e altri, non avrebbe interessato nessuno. Non mi stupiscono i commenti entusiasti dei lettori: in realtà, non per colpa loro, tutta questa gente di oggi non conosce assolutamente niente della storia del cinema. Il vero CINEMA è ben altro.
Caro Henry Chinaski, grazie dei tuoi interessanti e saggi commenti. Ricorda però che per godersi un film non bisogna sempre essere esperti della storia del cinema, o analizzare quasi chirurgicamente ogni scena o ogni fotogramma. A volte bisogna lasciarsi un pò andare, riuscendo emotivamente ad emozionarsi anche non avendo sempre a che fare con capolavori del cinema. Un abbraccio e continua a seguirci.
Di
Le Sorelle Lumiere
(inviato il 30/01/2010 @ 15:49:42)
# 11
Quoto in pieno!!!! L'arte in genere come la musica o il cinema, sono troppo soggettivi per poter dare una visione così ampia come in questo caso il cinema...
Caro henry, ti ricordiamo che abbiamo solo la passione per il cinema, non siamo e non crediamo di essere assolutamente delle cinefile. Domanda troppo difficile la tua a cui rispondiamo "a sentimento": per quanto riguarda i classici ladri di biciclette, accattone, otto e mezzo, sciuscià, morte a venezia, miseria e nobiltà; contemporanei nuovo cinema paradiso, un borghese piccolo piccolo, secondo pereira e per i sardi banditi ad orgosolo. E il tuo preferito???
Di
sorelle lumiere
(inviato il 30/01/2010 @ 20:09:23)
# 14
La mia era una battuta. L'impegno di recensire dei film, è cosa seria...il cinema non è solo svago, è molto di più, ed analizzare fotogramma per fotogramma non è tempo perso, bensì approfondimento, e studio. Sia chiaro, non è un rimprovero, già il fatto che parlate di Cinema è di per sè apprezzabile in questi tempi fatti di imagini e imagine che durano lo spazio di uno starnuto. Il mio Film preferito è senza dubbio Ladri di biciclette. A tal proposito, sapete dirmi chi è che vi compare vestito da seminarista tedesco, e poi da grande è divenuto uno dei grandi registi italiani?
Risposta: il grandissimo Sergio Leone è uno dei preti tedeschi sorpreso dalla piogggia... L'accendiamo??? Ricordiamo che Sergio Leone ha fatto anche da assistente alla regia nel capolavoro ladri di biciclette e sempre attore nel meno famoso la bocca sulla strada del 1941.
Di
Sorelle Lumiere
(inviato il 31/01/2010 @ 11:02:14)
# 16
Ed ora facciamo noi il Gerry Scotti tramatzese: ti ricordi chi fu l'assistente alla regia del bellissimo film di Pasolini Uccellacci e uccellini del 1966
Di
Sorelle lumiere
(inviato il 31/01/2010 @ 11:06:17)
# 17
Il film consigliato è SOSTIENE PEREIRA con la bella regia di Faenza e la grande interpretazione di Marcello Mast***anni. Sinceramente a noi è piaciuto anche il postino di Neruda (l'ultimo film di Troisi)e mediterraneo (salvatores)
Di
Sorelle Lumiere
(inviato il 31/01/2010 @ 12:38:59)
Bravissimo il grande Cerami che ha scritto tral'altro anche un borghese piccolo piccolo...
Di
Sorelle Lumiere
(inviato il 01/02/2010 @ 08:24:33)
# 21
Caro Antonio tra qualche giorno ti accontentiamo pubblicando un breve commento sul film Baaria. A presto
Di
Sorelle Lumiere
(inviato il 04/02/2010 @ 16:24:36)
# 22
Chi ama il Cinema, ama anche la musica. Kubrick, chiese ai Pink Floyd, di poter utilizzare i brani di Athom Heart Mother , per farne la colonna sonora di Arancia Meccanica. Waters, rifiutò, per paura di un ritorno d' immagine negativo, alla band. Col senno di poi, Waters, ammetterà di aver commesso uno dei più grossi errori. Kubrick avrà modo di "vendicarsi" molto più tardi, quando Waters chiese al regista di poter usare la voce impersonale di Hal 9000, il computer di 2001 odissea nello spazio nel suo Amused to Death . Al rifiuto del regista, Waters replicherà includendo un messaggio registrato al contrario al principio di Perfect Sense. Esiste inoltre una leggenda che vuole gli ultimi 23 minuti e 15 secondi di 2001 odissea nello spazio, sincronizzati con Echoes. Su You tube si può riscontrare quanto detto. A voi le conclusioni.
Certo che Chinaski ne ha di astio verso chi scrive bei film, come Virzì ha sempre saputo fare. Il fatto che esistano altri film di tematiche analoghe significa ben poco, in termini di valore. Posto che abbia un senso dare giudizi di valore al giorno d'oggi. "Qual'è il film più bello e riuscito sul tema?" "Chi è il miglior regista?" "Chi è il miglior chitarrista del mondo?" Sono domande e considerazioni che facevamo alle scuole medie e che oggi sarebbe bene non fare più. Virzì racconta storie belle, le racconta in maniera partecipata e sa farlo con maestria. Per questo qualcuno lo odia: perché non sopporta di commuoversi in sala davanti a tutti.... Ma Virzì, anche con questo suo ultimo "La Prima Cosa Bella", ha vinto a mani basse la sfida contro gli snob che non sono più capaci di godersi i bei racconti.
Complimenti ti sei scelto un bel nick: Henry Chinaski è un personaggio di fantasia presente nella maggior parte dei romanzi, racconti e poemi dello scrittore Charles Bukowski. Misantropo, alcolizzato, nelle sue storie si trova quasi sempre in condizioni di instabilità; viaggia attraverso l'America passando da un lavoro a un altro e da una donna all'altra. Visto lo stile di vita anticonvenzionale e dissoluto di Bukowski (e una certa somiglianza nei cognomi), Chinaski è spesso considerato il suo alter ego.
È stato interpretato da Mickey Rourke nel film Barfly, scritto dallo stesso Bukowski; e da Matt Dillon nel film del 2005 Factotum, omonimo di un romanzo del'autore.
Il gruppo di musica pop ceco Chinaski prende il nome proprio da questo personaggio. Chinaski è menzionato anche nella canzone "Stealing Happy Hours" del gruppo 311. Chinaski inoltre è il nome d'arte dell'attuale chitarrista dei Linea 77.
Di
Per la precisione...
(inviato il 07/02/2010 @ 19:51:05)
# 26
Caro zio Ciccio, non ho astio verso Virzì, bensì verso l’inettitudine di chi si bea di aver inventato qualcosa. Vedi Ciccio, esiste un passato, un presente e un futuro; vivere emozioni estemporanee è una bella cosa, però bisogna conoscere il passato per poter godere del presente ed aprire la mente verso il futuro . Non fraintendere, non volevo giocare a fiori, frutti e città, la domanda seppur banale, serve a confrontarsi ed aprire un dialogo…credimi non è male conoscere i gusti altrui
Caro per la precisione, sei una razza da proteggere, un figlio di google, un internauta che scopre il mondo in base agli imput ed alla voglia di primeggiare. Non è un male sia chiaro…solo un piccolo ma sostanziale inciso: Io ho letto Charles Bukowski, so chi è Chinaski e tutto il resto. Un consiglio da un vecchio babbione, fuori dagli schemi preconfezionati: pensa con la tua testa, esprimi i tuoi pensieri, non aver paura di sbagliare è sempre apprezzabile lo sforzo.
Caro Henry certamente il commento per la precisione è stato preso da google,E SI BIRI'(è stato copiato pari pari), ma era solo un modo per scherzare e anzi far conoscere agli altri il tuo bel nick. Non pensare che gli altri non pensino o non sappiano scrivere. Un consiglio: rilassati e godito la vita, sei tra amici (come diceva qualcuno).
Di
il nipote di Zio Ciccio
(inviato il 08/02/2010 @ 08:35:39)
# 29
Caro nipote di Ciccio, chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, il fatto è che odio i copia e incolla, sono come le calcolatrici, che ci fanno dimenticare come si fa una divisione o una moltiplicazione. Mi scuso per l' OT con le sorelle Lumiere. Ora se volete torniamo a parlare di cinema: Ho appena finito di vedere Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri, ed ogni volta che vedo la maschera di Gian Maria Volontè, rimango stupefatto da tanta bravura. P.S. salutami tuo zio ciccio e digli che non era mia intenzione offenderlo
I MIEI GUSTI: il mio TOP The Wall, Tommy, The blues Brothers, Hair, Matrix, MILLION DOLLAR BABY- APOCALYPSE NOW- BLADE RUNNER- LIVE AT POMPEI SHAKESPEARE IN LOVE- PAZ- La vita e' bella- ECCE BOMBO- BIANCA- La messa E finita- Nightmare before Christmas- Eyes Wide Shut - L'ultimo Valzer- L'ultimo Imperatore- MAGNOLIA- RATATAPLAN- VOLEREVOLARE- ho fatto SPLAsH- ARANCIA MECCANICA- IL FANTASMA DEL PALCOSCENICO PURPLE RAIN- NO DIRECTION HOME- IL QUINTO ELEMENTO- ALL THAT JAZZ tutto CHAPLIN-Tutto FELLINI- Psyco -Gli Uccelli Alfred HitchcocK- e ovviamente tutto SERGIO LEONE
C aro ilbottigliaro, noto con piacere che apprezzi i film legati alla musica. Un connubio di emozioni che fanno bene alla pancia ed al cuore. Una riflessione su Moretti, noto che hai citato la parte iniziale della sua filmografia e sono d’accordo con te. Dal Portaborse in poi, è scaduto troppo nell’autocelebrazione del suo ideale politico. Menzione speciale per Eastwood, regista raffinato con tematiche “difficili” trattate con maestria. Il resto: Chapeau!
Caro Henry, ricordi il Rischiatutto. Bene hai voglia di divertirti??? Ora ti facciamo un domandone sul cinema sardo: Tra gli anni '20 e gli anni '60 sono stati girati a Cagliari almeno 5 film con registi e attori di primo piano. Ora ti sfidiamo a ricordare i titoli, i nomi dei registi e almeno il nome di qualche attore famoso. Buon divertimento...
Di
Sorelle Lumiere
(inviato il 15/02/2010 @ 13:49:25)
# 33
Care sorelle Lumiere, ho notizie del primo documento cinematografico, che riguarda un viaggio da Cagliari a Sassari compiuto da Re Umberto I° e consorte. Risulta girato nel 1899 dall'agente romano dei F.lli Lumière. Parliamo poi di Cainà o La Grazia degli anni 20, ma non saprei se hanno Cagliari come location. Per il resto mi cogliete impreparato, appena mi arriva il libro di Gianni Olla, saprò dirvi di più. Pendo dalle vostre spiegazioni, che colmeranno una lacuna imperdonabile. Mi spiace di non aver vinto nulla
ahi ahi ahi sig. Henry direbbe il mitico Mike...mi è caduto sul cinema a Cagliari. Scherzi a parte per la precisione diciamo che nel: 1927-1928 fu girato a Cagliari "La grazia" con la regia di Aldo De Benedetti con la diva del muto Carmen Boni. 1942 "Oro Nero" regia di Enrico Guzzanti con Carla Candiani, Aldo Fiorelli, Maria Landi (film commissionato da Mussolini per interessi polito-economici!!!) 1942 "Alfa Tau" regia di Francesco De Robertis con l'aiuto regia del giovanissimo Roberto Rossellini 1947 "Fiamme sul mare" regia di Giovanni Roccardi con Evi Maltagliati, Carlo Ninchi, Silvana Jachino (film girato nel quartiere della Marina e nel porto) 1964 "La calda vita" regia di Flore Stano Vancini con Gabriele Ferzetti, Catherine Spaak, Jacques Perrin (girato al Poetto, Calamosca e Villasimius) Comunque Henry non dispiacerti hai vinto per la tua grande cultura e la tua spontanea simpatia. grazie
Di
Le Sorelle Lumiere
(inviato il 18/02/2010 @ 08:48:51)
# 35
Care sorelle Lumière, la simpatia è reciproca. Non conosco le vostre fonti, e dal momento che parlate di precisione, ho confrontato con le mie e alcune cose non collimano: La grazia, risulta girato nelle campagne laziali. http://www.cinemainvisibile.it/News%20invisibili/lagrazia.htm Oro nero regia di Guazzoni e non Guzzanti, ambientato nelle miniere di Bacu Abis e Carbonia http://www.fuoriorario.rai.it/R2_paginaSpalla/0,11017,247-1079356,00.html http://www.ace-film.eu/italiana.html Alfa Tau, questo è certamente un film di regime e pare la location sia Trieste http://www.triestecasting.com/_IT/Storia.asp Il fatto che Rossellini, sia stato aiuto regista di De Robertis è anacronistico, in quanto essendo nato nel 1906, nel 42 tanto giovanissimo non lo era e, se si considera che nel 1942 girava un Pilota ritorna, suo secondo film, non credo sia stato aiuto del predetto Fiamme sul mare non trovo riscontri.
La calda vita di Florestano (e non Flore Stano) Vancini l’ho colpevolmente tralasciato in quanto mi sono limitato al 1960 come data finale. Con rinnovata stima Henry. P.S. vi sarei grato se mi indicaste le vostre fonti.
Caro Henry la nostra fonte è un articolo di Giuseppe Podda apparso in un almanacco di Cagliari del 1988. La Grazia fu girato a Cagliari "Cagliari appare nell'ultimo film muto italiano una città tentacolare, quasi sempre sfondo e cornice, in sequenze quasi mai limitate con interni pomposamente dannunziani. In una villa liberty cagliaritana il pastore fedifrago consuma l'insana passione per la vampira cittadina fino alla redenzione finale"
Di
Le sorelle Lumiere
(inviato il 21/02/2010 @ 09:42:17)
# 38
Su Oro Nero hai ragione abbiamo sbagliato digitando il cognome del regista e ce ne scusiamo. Si tratta del decano del cinema italiano Enrico GUAZZONI, anche se poveraccio morì durante la la vorazione e a sostituirlo fu chiamato il regista Camillo Mastrocinque. CAgliari c'è anche in questo film anche se di sfuggita, anche perchè Marco un giovane ingegnere parte proprio da Cagliari alla volta di Carbonia, pronto ad assumere un ruolo di dirigente nelle miniere.
Di
Le Sorelle Lumiere
(inviato il 21/02/2010 @ 09:46:50)
# 39
Alfa Tau fu girato nel 1942 a CAGLIARI e TRIESTE dal fondatore della corrente neorealista Francesco De Robertis. Credo che Rosselini venne chiamato ad assistere Francesco De Robertis anche in altri due film come Uomini sul fondo e la nave bianca, per via della sua stretta amicizia con Vittorio Mussolini, figlio del Duce e responsabile per il cinema... Il film venne girato a CAgliari anche perchè la vicenda si rifà allo scontro tra due sommergibili uno italiano e l'altro inglese, avvenuto mesi prima nel Golfo degli Angeli.
Di
Le Sorelle Lumiere
(inviato il 21/02/2010 @ 09:57:56)
# 40
Caro Henry, speriamo di essere state abbastanza esaudienti ti ringraziamo per averci fatto notare alcuni errori di trascrizione e ti invitiamo a seguirci e a prepararci se hai un pochino di tempo qualche bella recensione di un film da te amato in passato.
Di
Le Sorelle Lumiere
(inviato il 21/02/2010 @ 10:03:42)
# 41
Care Sorelle Lumiere, e cari appassionati di Cinema, se permettete vorrei dire la mia, non sul passato, bensì sul presente nello specifico parlo del film Avatar: Le cronache e le critiche ci dicono che "Avatar è la linea di demarcazione fra il cinema odierno e quello del futuro". Praticamente dopo Avatar nulla sarà come prima". Senza ancora averlo messo in circolo, "avevano deciso" che Avatar avrebbe aperta una nuova era cinematografica, con gli spettatori in qualità di comparse che accondiscendono agli ordini ricevuti.
Ritengo sia un film da vedere, perchè presenta delle caratteristiche nuove, concentrate nella specificità del 3D. Avevano ammonito: è necessario vederlo in 3D, altrimenti è inutile e tempo sprecato. Quasi come dire: sposatevi con un uomo/una donna ricchi e abbienti, altrimenti la vostra vita sarà un inferno. E poi è sempre meglio verificare di persona e non lasciarsi condizionare dalle pressioni esterne.
Di
Henry Chinaski
(inviato il 04/03/2010 @ 20:24:20)
# 42
Prima considerazione: se questo è il cinema del domani, c'è poco da stare allegri. Noi che amiamo il Cinema sappiamo bene che gli effetti speciali costituiscono solo una componente, e nemmeno la più importante. Se un film (e purtroppo Avatar lo è) risulta essere solo "arte visiva", "magnificenza delle immagini", "spettacolo dell'ambiente in rilievo", ma manca totalmente di un'anima e di un sentimento veritieri e non contraffatti, si riduce a ben poca cosa. Risulta essere solo un numero. Quando fra qualche anno sarà trasmesso negli schermi televisivi, passerà inosservato.
Certo, James Cameron non è uno sprovveduto. Da trent'anni che fa cinema, ha sempre giocato sulla fantasia dello spettatore. Lo ha fatto anche con "Titanic", che pure narrava un fatto realmente avvenuto: il Di Caprio che fece innamorare le teenagers di tutto il mondo unito agli imponenti effetti speciali ne decretarono il trionfo fra il pubblico; da rilevare piuttosto che fu viceversa schernito da quasi tutti i critici internazionali.
Di
Henry Chinaski
(inviato il 04/03/2010 @ 20:25:14)
# 43
Mettiamoci l'anima in pace: col progresso della tecnica questi effetti speciali diventeranno sempre più portentosi e incideranno quasi per intero sul giudizio finale di una pellicola. Triste dirlo, ma è così.
La fantascienza, d'altronde, ha sempre suggestionato la nostra psiche, il desiderio dell'ignoto: non per niente è presente fin dagli albori del cinema. Nel suo "Il viaggio nella luna", del 1902, che ho la fortuna di possedere, Georges Melies in meno di nove minuti offrì uno sfolgorante saggio del proprio Genio. Ma la fantascienza ha sempre avuto delle prerogative per così dire didattiche, a ben guardare. Rivedendo in cassetta vecchie pellicole in bianco e nero degli anni cinquanta, viene quasi da sorridere: improbabili animaloni che distruggono grandi città della Terra, cattivissimi extraterrestri che vogliono conquistare il nostro pianeta. Si era in pieno maccartismo, e queste malefiche "forze esterne" rappresentavano il comunismo e la guerra fredda. La paura degli spettatori di allora rappresentava la paura del mondo libero.
Di
Henry Chinaski
(inviato il 04/03/2010 @ 20:26:15)
# 44
La nostra fortuna ha una data ben precisa: il 1968. In quell'anno profetico Stanley Kubrick (dopo Chaplin il più grande regista di sempre) sbalordì e fece rimanere il mondo intero senza fiato col suo "2001: Odissea nello spazio". Quel film, ineguagliato e ineguagliabile, rivoluzionò totalmente il concetto di "fantascienza". Kubrick, oltre agli effetti speciali del tempo, la profondità della musica in perfetta sintonia con la sua Opera, i dialoghi ridotti all'indispensabile, ci dimostrò che l'uomo e la macchina intelligente risultano essere entità separate, e nessuno deve abusare dell'altra, pena l'autodistruzione di entrambi. Evidenziò inoltre i tormenti intimi e personali dell'individuo, i propri dubbi e ansie, le incertezze, il mistero della vita, la presenza di sistemi per noi inspiegabili, la filosofia laica o religiosa che ci accompagna fino al termine del nostro cammino.
Di
Henry Chinaski
(inviato il 04/03/2010 @ 20:27:06)
# 45
Cameron, che pure (bisogna dargli atto) ha sempre sostenuto di considerare Kubrick il suo Maestro, col suo Avatar ci ha solo mostrato la bellezza e i prodigi della tecnica odierna. Tutto l'altro, un qualcosa di scontato e monòtono, compresa la diffidenza dell'uomo di oggi verso i suoi simili, considerati i veri pericoli del domani dell'umanità. Ma Cameron si è ben guardato dall'affrontare le tematiche intime e personali dell'uomo. Si è tenuto alla larga, ha evitato l'ostacolo, impossibilitato a trasmetterci un qualcosa troppo più grande di lui. Manifesta incapacità di fotografare la vera essenza dei tormenti che ci affliggono.
Imbarazzante esempio di cinema ormai ridotto ad una play-station impazzita. Magia di immagini e colori e nulla più: questo è Avatar. Grande gioia per i giovanissimi. Tempi bui per il domani della cinematografia.
Di
Henry Chinaski
(inviato il 04/03/2010 @ 20:27:51)
# 46
Grazie Henry per le belle e interessanti considerazioni, peccato che non siano tue ma di Mario Sconamila che così ha scritto su un post dell'Unione Sarda il 20/02/2010...eh eh eh Ma non eri tu che qualche commento fa avevi scritto: "Caro per la precisione, sei una razza da proteggere, un figlio di google, un internauta che scopre il mondo in base agli imput ed alla voglia di primeggiare. Non è un male sia chiaro…solo un piccolo ma sostanziale inciso: Io ho letto Charles Bukowski, so chi è Chinaski e tutto il resto. Un consiglio da un vecchio babbione, fuori dagli schemi preconfezionati: pensa con la tua testa, esprimi i tuoi pensieri, non aver paura di sbagliare è sempre apprezzabile lo sforzo"...eh eh eh Contuna a seguirci caro Henry o meglio caro "Mauro Pili" visto che anche tu hai il vizietto di copiare eh eh eh
Di
Le Sorelle Lumiere
(inviato il 05/03/2010 @ 16:04:36)
# 47
Avete ragione, mi dovevo limitare a postare solo sull'Unione
Di
Henry Chinaski
(inviato il 05/03/2010 @ 19:52:22)
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