Quando nel 1914 il Primo Conflitto Mondiale esplodeva in Europa gli uomini e le donne di Gonnostramatza non avrebbero mai immaginato l'immane sacrificio della battaglia. Lo appresero in seguito, quando furono chiamati a combattere una guerra che il mondo, mai prima di allora, aveva vissuto. Di quell'esperienza fatta di trincea logorante, di raffiche di mitragliatrice nemica, dei centimetri di terra strappati la mattina agli austriaci e poi subito persi la sera, di tutto questo i Gonnostramatzesi, e con loro il resto dei sardi, non avrebbero dimenticato nulla. Uniti e soli nel caldo d'estate e nel freddo gelido d'inverno, nei Reggimenti 151° e 152°, la leggendaria Brigata Sassari, affrontarono i sacrifici estremi di uno scontro che non comprendevano. Non appena i più fortunati misero nuovamente piede sulla propria terra d'origine, salvi, vivi e liberi di riprendersi la propria vita, il pensiero immediato andò al ricordo di tutto quanto era fino a quel momento accaduto. Nel 1923, a Gonnostramatza, nacque l'Associazione dei Reduci e dei Combattenti: secondo quanto si è potuto ricostruire grazie alla gentile collaborazione di Remigio Abis, l'attuale presidente, l'Associazione fu fondata da Giuseppe Maxia, maresciallo della Guardia di Finanza in congedo, che ne divenne immediatamente il presidente. Il testimone passò poi a Davide Atzei, padre di quel Renzo Atzei che durante il secondo Conflitto Mondiale perse la vita contro i tedeschi, ottenendo il riconoscimento di eroe di guerra con il conferimento della medaglia d'argento al valore militare. Successivamente la presidenza andò a Francesco (Ciccittu) Caboni, per proseguire con Antonio Marongiu, il quale poi consegnò i registri e la documentazione relativa allo stesso Remigio Abis. L'Associazione dei Reduci e dei Combattenti è la più 'anziana' fra le associazioni gonnostramatzesi: da subito i suoi componenti furono impegnati nella partecipazione a qualsiasi manifestazione che commemorava i caduti in guerra e ricordava le tragiche esperienze del fronte. Un impegno forte segnato dal lutto dei propri morti sul campo. Ogni anno, il 4 novembre, uno per uno i caduti venivano ricordati nella Piazza della Chiesa di San Michele, di fronte al monumento erto in loro memoria. E ancora oggi l'evento si ripete. Per non dimenticare, per tenere vivo l'impegno sociale e il pensiero di chi visse la Prima Guerra Mondiale o conobbe qualcuno che ne attraversò il doloroso percorso.
Attualmente dell'Associazione fanno parte : Remigio Abis ( Presidente ) Cicino Cocco Adolfo Cadeddu Eliseo Ibba Flavio Locci
Un salutone a Zio Migio e a tutti quelli che per grande sfortuna hanno combattuto in guerra. Ma il ricordo è per quelli che, partiti giovanissimi, non sono più tornati, offrendo la gioventù per una Italia migliore. A loro una preghiera e che siano sempre nei nostri ricordi. MAI PIU' GUERRE! MAI PIU'!
Di
Anonimo
(inviato il 31/07/2009 @ 17:09:11)
# 4
Ricordo ancora quel giorno in cui con Tony andammo a farti visita... i tuoi racconti.. la nostra curiosità... le foto che ci mostrasti.. il ripercorrere alcuni momenti di vita e storia del nostro paese.. un grande "tramatzese" ieri ci ha lasciati.. Buon viaggio "Tziu Migiu", riposa in pace...