Su Tramatzesu: la memoria storica di Gonnostramatza Un paese che ignora la storia non ha passato. E’ necessario ricordare, perché non ci potrà essere neppure futuro senza memoria. La memoria storica non è altro che un diario, un salvadanaio dello spirito, e racconta i fatti più importanti di una comunità. A Gonnostramatza la memoria storica non è un diario e neppure un salvadanaio dello spirito, ma un moderno gruppo di Facebook. Da qualche settimana, attraverso il più diffuso social network del mondo, 431 amici riuniti in un gruppo aperto chiamato SU TRAMATZESU E’ QUI’!, si dilettano giornalmente a riscrivere la storia del loro paese, postando e commentando vecchie foto che rimandano immagini del Novecento, quando ancora i ritmi del piccolo centro dell’Oristanese erano quelli ereditati dai loro nonni, dai loro padri. Scene di vita quotidiana, gli antichi mestieri, il lavoro nei campi, momenti di festa, vecchi articoli di giornale, curiosità ritrovate sui libri. Insomma uno spaccato d’antropologia culturale in piena regola, quello che nelle loro immagini rimandano centinaia di foto ingiallite dal tempo, trovate in vecchi album polverosi custoditi gelosamente. Gli amici tramatzesi da buoni archivisti fanno in modo che tanto patrimonio storico non vada disperso: scannerizzano o fotografano, con i moderni cellulari, il tutto e lo inseriscono sul gruppo di Facebook. Così facendo raccolgono la memoria storica del paese, un qualcosa che appartiene all’intera collettività, dove le storie private diventano le storie di intere generazioni, condivise da tutti. Un successo di tantissimi “mi piace”, di migliaia di commenti e centinaia di condivisioni, che ha spinto i nostri amici a intensificare le ricerche tanto che nei loro propositi si è affacciata l’ idea di trasformare il tutto in un volume fotografico dove raccogliere la memoria storica di Gonnostramatza, il loro paese del cuore.
Il Pifferaio Magico si fermò a pensare, come per ricordare una melodia particolare e, sotto gli occhi incuriositi di grandi e bambini, iniziò a suonare una canzoncina molto allegra. Iniziò a camminare svelto, attraversando su Xiau Mannu a grandi passi verso il fiume Riu Mannu che scorreva poco lontano. I tramatzesi si chiedevano stupiti chi fosse quel bambino che incantava con la sua musica persino gli animali. Tutti correvano nelle strade, seguendo quello strano corteo e si arrampicavano sugli alberi per vedere meglio.... (Collezione Tziu Loi)
Una bellissima foto del 1925 dedicata a tutte le donne tramatzesi: "Sorridi donna, sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride. Sorridi agli amori finiti,sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque- Il tuo sorriso sarà: luce per il tuo cammino, faro per naviganti sperduti. Il tuo sorriso sarà: un bacio di mamma, un battito d'ali, un raggio di sole per tutti." (Collezione Tziu Loi)
Un pomeriggio di primavera... sotto il vecchio ponte... storie di amicizia... storie di risate... storie di complicità, semplicemente storie di donne tramatzesi... (Collezione TZIU LOI)
Victor Hugo era solito dire che i quarant'anni sono la vecchiaia della giovinezza, e i "cinquant'anni" la giovinezza della vecchiaia... e credo che noi i "vecchi" ragazzi classe 1963, siamo tutti d'accordo con il poeta francese, dopo la splendida e indimenticabile serata trascorsa insieme sabato 17 agosto. Si, il 17 agosto noi tramatzesi di nascita e di adozione, molti dei quali rientrati in paese per l'occasione, ci siamo riuniti per festeggiare il nostro primo mezzo secolo di vita. Qualcuno non è potuto venire, qualche altro non ci è stato possibile contattarlo, mentre alcuni erano e saranno sempre presenti nei cuori di tutti noi. Per una sera il tempo si è quasi magicamente fermato, sembrava che non ci fossimo mai separati, sembrava che non ci fossimo mai persi di vista. Tutto è stato emozionante e indimenticabile, dalla Santa Messa col sacerdote che ci ha augurato buona e lunga vita, alla proiezione del bel video "Noi, quelli del '63" che ci ha riportato con nostalgia indietro nel tempo, agli anni 60, 70, 80 e mentre scorrevano le immagini della nostra infanzia e della nostra giovinezza tutta tramatzese, al buio in un religioso silenzio a molti di noi è scappata più di una lacrima... La bellissima cena con un ricco menù gastronomico e molti i brindisi dedicati agli anni passati hanno contribuito alla cordialità e a quei momenti dedicati ai ricordi nostalgici che caratterizzano questi incontri. Il taglio della torta, la consegna delle pergamene ricordo, tanti scherzi e grasse risate sino al mattino.. Una bella giornata in allegria da replicare più spesso nei prossimi anni anche se, comunque, l’appuntamento più importante è stato fissato per l’estate del 2063, avete letto bene 2063, e … guai a chi manca! GIANNA CAULI