Cari lettori, Vi segnaliamo il programma relativo ai festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate che si terranno a Gonnostramatza Mercoledì 16 e Giovedì 17 Gennaio 2013.
Il Programma Religioso:
Mercoledì 16 Gennaio 2013: Ore 18,00: Rosario cantato in sardo nella chiesetta di Sant'Antonio; Ore 18,00: Benedizione del pane, dell'acqua e de "Su Fogadoi".
Giovedì 17 Gennaio 2013: Ore 09,00: Santa Messa Chiesetta Sant'Antonio; Ore 10,30: Processione per le vie del paese; Ore 11,00: Santa Messa con predica Chiesa San Michele Arc.
Il Programma Civile:
Mercoledì 16 Gennaio 2013: Ore 19,00: Spettacolo Pirotecnico; Ore 19,15: Degustazione di fave, ceci e carne di maiale condita. Ore 19,30: Balli con fisarmonica
Giovedì 17 Gennaio 2013: Ore 15,30: Giochi e Animazione per ragazzi.... Ore 19,00: Degustazione di Polenta, Carne condita e salsiccia arrosto. Ore 19,30: Balli con fisarmonica
Il Comitato 2013 :
Presidente : Sebis Baldovino Vice Presidente : Pilloni Fulvio Cassiere : Pilloni Salvatore Segretario : Farris Claudio
Il Comitato ringrazia tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita della festa.
La Pro Locopresenta il Calendario 2013, con foto in bianco e nero con scorci storici del paese su uno sfondo seppia. Ripropone la limba sarda con il significato di ogni mese e i ditciusu appropriati. Ripercorre i luoghi rappresentativi del paese e le specificità architettoniche del centro storico. E' un calendario che rimarrà a ricordo del tempo passato. Chi fosse interessato potrà trovarlo in vendita presso il panificio “F.lli Manca” e il Museo “Turcus e Morus”, al costo di € 8. Attrus annus a tottus!
Cari lettori, è stato presentato in questi giorni il programma delle manifestazioni relative alle festività Natalizie 2012. Anche quest'anno si rinnova la Mostra-Concorso "Presepi a Gonnostramatza". A partire dal 14 Dicembre sino al 06 Gennaio, si avrà la possibilità di partecipare a questa iniziativa attraverso la realizzazione del proprio presepe (largo alla vostra fantasia...!!). Per iscrivervi, dovete compilare il modulo reso disponibile sul Sito Istituzionale del Comune (www.comune.gonnostramatza.or.it) oppure ritirarlo di persona presso gli sportelli del Municipio (termine ultimo per la presentazione della domanda Venerdì 21 Dicembre). Questi gli appuntamenti previsti dall' Amministrazione Comunale in collaborazione con la Consulta Giovanile, L'AVIS, la Pro Loco e la partecipazione degli operatori del Centro di Aggregazione Sociale:
Dal 17 al 22 Dicembre Visita dei bambini del Centro Sociale agli ammalati.
Sabato 29 Dicembre Centro Sociale. Ore 17,00 – AVIS, festa di fine anno.
Domenica 6 Gennaio2013 Epifania in piazza. Ore 15,30 – Zampogna con Gioacchino Raffone - Intermezzi del gruppo teatrale "Su Cuccaioi" Premiazione presepi … Pandoro e Spumante per tutti!!!
Ciao Bottigliaro, un anno senza di te… “Ripensiamo il tuo sorriso, ed è per noi un'acqua limpida scorta per avventura tra le pietraie d'un greto…”. Ci piace ricordarti con questi bellissimi versi di Eugenio Montale. E' gia passato un anno. Un anno senza la tua voce, un anno senza il tuo sorriso, un anno senza di te. Un anno che sembra ieri, ma che sembra anche un'eternità. Senza di te a Gonnostramatza c'è sicuramente più buio. Il paese vive quasi nell'ombra, privato di un grande artista, di un grande uomo, un amico sincero, genuino. Però rifulge anche di una luce in più, che illumina tutti ogni volta che si accende il tuo ricordo. La ferita è ancora aperta: non possiamo farla rimarginare, ma speriamo di riuscire a trasmettere una parte di quella grande e gioiosa voglia di vivere con cui ci hai contaminati tutti.
Di MauriZio (del 15/11/2012 @ 23:56:41, in Blog, linkato 2370 volte)
Virginia Atzori, una tramatzese in serie A!!!
E’ un piovoso pomeriggio di ottobre. Appartato nella saletta interna del Bar dello Sport, sorseggio lentamente un caffè, in attesa di un’importante telefonata. Davanti a birre e patatine, juventini, interisti e milanisti discutono animatamente di calcio fra sfottò e arrabbiature. Io mi godo, silenzioso, la quarta vittoria consecutiva del mio Cagliari, che mi aiuta a digerire la sconfitta del Gonnos Sport. Guardo fuori, piove ancora. Sfoglio uno stropicciato Unione Sarda e sorrido compiaciuto della netta vittoria, in A2 femminile, del Villacidro a spese dell’Oristano, con doppietta di Virginia Atzori… La ricordo quando, da bambina, si allenava nel polveroso campo di calcio con la squadra mista di ragazzi e ragazze del circolo Anspi di Gonnostramatza. Qualche anno dopo Mario, il padre, mi raccontò con orgoglio della medaglia d’argento vinta da Virginia, ai giochi sportivi studenteschi di Roseto degli Abruzzi, con la squadra di calcio a 7 della scuola media. Poi arrivò il fortunato provino con l’Atletico Oristano, gli intensi allenamenti nel campo della Tharros di Oristano, da conciliare con gli studi all’Istituto Commerciale di Mogoro. Aveva appena sedici anni quando esordì in serie A tra le fila dell’Atletico Oristano contro la Lazio. L’articolo dell’Unione Sarda dedicato alla giovane tramatzese titolava così:” Il debutto calcistico della piccola Virginia, prima ragazza della Marmilla in serie A. A distogliermi dai ricordi, l’improvvisa suoneria del mio cellulare. E’ la telefonata che aspettavo: la Redazione mi comunica che Virginia Atzori è disponibile per un'intervista. Non perdo tempo, saluto frettolosamente gli amici al bar e mi precipito in strada. Per incanto, le nuvole che gravavano sul paese sono sparite. Metto in moto la mia sgangherata seicento grigia e parto alla volta del centro sportivo di Assemini. Virginia è nel bel mezzo di un duro allenamento, interminabili giri di campo senza sosta, allunghi, recuperi, scatti… Si accorge della mia presenza e mi viene incontro, affaticata ma sorridente. Mi saluta con simpatia e affetto. Ci accomodiamo su una panchina a bordo campo. So che non ha molto tempo da dedicarmi e allora parto subito con le domande.
Chi è Virginia Atzori? Virginia è una ragazza semplice e solare, sempre col sorriso sulle labbra. A volte si intestardisce e vuole sempre aver ragione. Ama la perfezione, o quasi, in tutto ciò che fa. E’ molto socievole, una grande amica su cui tutti e tutte possono contare. Una spalla su cui piangere, sempre disponibile ad aiutarti a risolvere qualsiasi problema tu abbia.
Facciamo un passo indietro… cosa spinge una ragazzina di 7 anni a giocare al calcio? Sicuramente la passione contagiosa per il calcio di mio padre e dei miei fratelli, tutti juventini sfegatati. Giacomo mio fratello giocava da piccolo e con lui e altri bambini del vicinato passavamo interi pomeriggi dietro ad un pallone. Ho iniziato a Gonnostramatza nella ''scuola calcio Nike'' fino ai 13 anni, poi non potendo più giocare con i maschietti ho fatto il provino all'Atletico Oristano.
Quanto è importante per te Gonnostramatza? E’ il mio amato paese e mi manca molto. C’è la mia famiglia, i miei amici d’infanzia. Mi piace tornarci appena possibile. Il fatto che sia un piccolo paese porta tutti quanti a conoscersi, e quando possibile ad aiutarsi. Quando esco a far una passeggiata non passa minuto che non saluti qualcuno. In città questo non avviene, nemmeno per chi ci abita da anni. E' bello sapere che sei tra persone che ti conoscono da quando eri bambina, e che ti hanno vista crescere.
E’ molto orgogliosa del suo paese, ne parla con un pizzico di emozione. Che requisiti deve avere una ragazza, per diventare una calciatrice? La passione innanzitutto, perché il mondo del calcio femminile è molto diverso da quello maschile, dove si guadagnano cifre da capogiro, e dove spesso si perdono di vista le emozioni che ti hanno portato a rincorrere un pallone. Poi naturalmente, sono importanti le doti tecniche e fisiche, ma anche la determinazione. Fondamentale, secondo me, poter iniziare sin da bambine. Molte ragazze si approcciano tardi a questo bellissimo sport, e si trovano a dover imparare i fondamentali magari a 15-16 anni, e questo non le aiuta di certo ad emergere.
Un pallone arriva vicino alla nostra panchina. Ci alziamo contemporaneamente e palleggiamo divertendoci per qualche minuto…
Cosa pensi del calcio femminile italiano? Credo sia sottovalutato e da certi punti di vista sfruttato per finanziare il già straricco calcio maschile. E’ normale che poi il movimento calcistico femminile non riesca a crescere. Qui in Sardegna abbiamo la bella realtà delle campionesse d'Italia della Torres, ma penso che anche loro si trovino a dover affrontare non poche difficoltà. Purtroppo rispetto ad altri paesi qui da noi il calcio femminile è poco seguito anche dal pubblico, gli stadi vuoti o quasi sono una triste realtà.
Tu hai giocato in varie città, c’è forse qualche città in Italia in cui il calcio femminile è più seguito? Mi è parso di intuire che al Nord il calcio femminile sia migliore dal punto di vista organizzativo e anche più seguito. Sicuramente, per le squadre sarde, l'handicap più grande è reperire giocatrici. Il calcio di per sé notoriamente non è uno sport ''per ragazze'' (così almeno pensa la nostra retrograda società) e quindi non avere delle risorse umane provenienti da regioni confinanti è sicuramente penalizzante.
In che ruolo hai iniziato a giocare e qual era il calciatore o la calciatrice a cui ti ispiravi? Ho iniziato a centrocampo, il mio idolo è sempre stato Roberto Baggio e poi Alex Del Piero.
In lontananza si ode un fischio. E’ il Mister che la invita ad avvicinarsi. Virginia scappa via, ma è solo per un attimo. Ritira una pettina gialla, che le servirà per la partitella che da li a poco avrà inizio a metà campo…
A 16 anni hai esordito in serie A, a fianco di campionesse come la Parejo, la Colasuonno, la Fusciani che esperienza è stata per te? Ho imparato tanto da queste grandi giocatrici, sia dal punto di vista calcistico che umano. Sono cresciuta osservando e provando a ripetere ciò che vedevo. Un grande esempio per me è stata Federica D’Astolfo una giocatrice dalla quale ho imparato veramente tanto, secondo me una delle migliori centrocampiste del calcio italiano. Dare la palla a lei era come metterla in cassaforte, l'Andrea Pirlo del calcio femminile.
Quanti giorni a settimana ti alleni? Solitamente mi alleno 3 giorni a settimana, e poi la partita in genere di domenica.
Tra una risposta e l’altra, ne approfitta per fare un po’ di stretching, qualche saltello, piccoli scatti, giusto per non raffreddare la muscolatura…
Quanto è difficile portare avanti questo sport, dilettantistico ma che ti impegna come fosse professionistico? Sicuramente ci sono delle difficoltà da affrontare, tanti sacrifici, soprattutto perché per allenarmi devo viaggiare da Gonnostramatza ad Assemini e questo mi toglie del tempo anche nella vita privata.
Sfotte bonariamente una compagna di squadra che ha appena subito un tunnel. La tua carriera finirà nel Villacidro? Non so dove finirò la mia carriera, per ora mi trovo molto bene al Villacidro. Che finisca nel Villacidro o altrove spero solo che ciò avvenga tra molti anni...
Lasciamo per un attimo da parte il calcio, e parliamo un po’ di te… Ho appena finito di fare un tirocinio presso il Comune di Gonnostramatza. Sto completando gli studi per prendere la patente Europea. Passo il tempo libero con gli amici e mi piace viaggiare. Sono una gran curiosona mi piace scoprire posti nuovi, culture diverse…
Qual è l’ultimo libro che hai letto? "Io uccido" di Giorgio Faletti.
Confessa timidamente di non essere una grande lettrice. Nei ritagli di tempo preferisce ascoltare musica....
La canzone che ami? La musica in generale mi piace tutta, sia artisti vecchi che nuovi, dipende soprattutto dal momento. Dalla sempreverde Mina alla più recente Adele, passando per Biagio Antonacci, Elisa e tanti ma veramente tanti altri.
Il tuo film preferito? “La ricerca della felicità”, l’avrò visto e rivisto non so più quante volte.
Il Mister invita Virginia a riprendere l’allenamento, c’è da curare con particolare attenzione la tattica in vista della prossima difficile trasferta di campionato <<Grazie Virginia, in bocca a lupo per tutto…ed ora stai tranquilla che il tuo Villacidro potrà contare anche sul tifo di tutti i tramatzesi!!!>>
E’ una delle passioni più accese e continua a svolgere un ruolo importante nella vita di noi tutti. In tantissimi l’ascoltiamo tutti i santi giorni e non ne possiamo più fare a meno, ma realmente cos’è la musica? Basterebbe citare il grande Platone per spiegare con semplicità cos’è la musica: “E’ una legge morale, essa da un'anima all'universo, le ali al pensiero, uno slancio all'immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose. Essa è l'essenza di tutte le cose, essa è l'essenza dell'ordine ed eleva ciò che è buono, di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna". La musica è l'unico reale linguaggio universale che abbatte confini, barriere culturali e sociali. E' straordinario pensare che ad esempio un tramatzese e un cinese si mettano di fronte ad uno spartito e possano suonare insieme senza nessun problema. Ognuno di noi ha il suo modo di vivere, o di sentire, la musica: per molti la musica riporta alla memoria un amore importante, per altri aiuta a creare la giusta atmosfera durante un appuntamento galante. Altri associano la musica a una serata piacevole trascorsa in compagnia di amici. Per tanti è la sera il momento della giornata preferito per ascoltare musica, mentre solo alcuni prediligono la mattina. Da un recente sondaggio è emerso che gli italiani amano la musica pop, che ha trionfato tra i generi musicali con un 22,4% di preferenze; a seguire la musica d’autore con un 16.5%, tallonata da una decisa musica rock con il 16,1%. Delusione invece per gli amanti della musica classica, che rimane una preferenza d’élite: è infatti la meno ascoltata (3,6%). Ma a noi curiosoni da sempre, interessa sapere qual è la vostra musica preferita, cari amici lettori che ci seguite?
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Il Gonnos Sport è decisamente pronto alla prima di campionato e spera di essere protagonista in positivo rispetto a quello passato, nonostante a metà luglio ci sia stata la spiacevole scissione tra i due paesi (Gonnostramatza e Gonnoscodina) che costituivano la società sportiva. Il riconfermato presidente Fortunato Concu ha allestito un parco giocatori di buon livello, quasi tutti tramatzesi. La scelta del mister è caduta, non a caso, su Stefano Atzori, l’indimenticabile ex attaccante del Gonnostramatza, per questo ancor di più stimolato nel cercare di far tornare il sorriso ai propri tifosi. Questo andrebbe di pari passo con una presenza sempre più numerosa al campo sportivo che in definitiva è la mission della società che con il parsimonioso e oscuro lavoro del vice presidente Remo Peis, del segretario Luca Mandis, del cassiere Paolo Porcedda e di tanti altri appassionati volontari del paese, cercheranno di riportare entusiasmo e passione sportiva nel paese . Stefano Atzori eccitato per l’esordio in campionato, domenica 28 ottobre in trasferta a Lunamatrona, getta acqua sul fuoco ai facili entusiasmi: “Partiamo per fare un bel campionato ma sappiamo anche che ci saranno molte insidie. Questa nuova avventura calcistica, malgrado tanti ostacoli mi stimola a tenere alto il nome del Gonnos Sport. Ho a disposizione tanti giovani, tutti bravissimi ragazzi, con cui ho instaurato un ottimo rapporto, molti dei quali sono alla loro prima esperienza in campionato, ma hanno tanta voglia di imparare, e mettersi a disposizione della squadra, segno che la positiva mentalità calcistica e sportiva di Gonnostramatza non è mai venuta meno nel tempo. Il nostro girone quest’anno ci agevola perché è quello del Medio Campidano, con poche trasferte lunghe (Nurallao, Gadoni e Gergei) e molte sfide con i paesi vicini (Lunamatrona, Pauli Arbarei, Villamar), per non parlare del tanto atteso derby con gli amici rivali del Gonnoscodina”.
Il Gonnos Sport si ritrova una rosa di 24 calciatori, così suddivisa:
Non ci resta che augurare un buon campionato a tutte le squadre del girone del Medio Campidano, fare un grande “in bocca al lupo” alla dirigenza, al mister e a tutti i ragazzi del Gonnos Sport e promettere loro che li seguiremmo sia nelle partite casalinghe che nelle trasferte, incitandoli al grido: FORZA GONNOS…
Cari amici lettori conoscete la storia dei 3 ponti di Gonnostramatza ed in particolare quella del Ponte in Stile Romano? Ebbene il nostro amico tramatzese Michele Podda, con questo interessante scritto proverà a delucidarvi sull'esistenza o meno degli stessi, stimolandovi a conoscere sempre meglio la storia del nostro paese.
La Storia Del Ponte In Stile Romano Nei primi anni 90 l’amministrazione di Gonnostramatza fece fare una ricerca araldica sul paese. Tra cui la storia dei ponti,che ancora oggi nel sito istituzionale del comune troviamo scritto così:
Dal Sito Istituzionale Del Comune Di Gonnostramatza I rioni sono attualmente collegati da tre ponti. Il primo nella strada provinciale numero 46 Ales-Gonnostramatza realizzata per il volere del Rettore Aru nel secolo XVI. Il secondo venne costruito in sostituzione di un ponte di epoca romana a cinque arcate (riportato nello stemma Comunale) demolito nel 1928 per la realizzazione degli attuali argini. Il terzo ponte è stato realizzato negli anni 60 con la costruzione della strada provinciale per Siddi.
Dal Dizionario Storico Angius Casalis Un ponte ben costruito serve alla comunicazione tra i due rioni. In essi contribuì il popolo,ma il più della spesa fu conferita dal rettore Aru, che governò questa parrocchia verso la fine del secolo XVI? e volle a quest’opera utilissima consacrare due sue prebende. I Gonnesi benedicono tutt’ora alla sua memoria. Ed io rendo al degno sacerdote l’onore che si merita per l’uso ottimo che seppe fare dei frutti dei suoi beni. In questo fiume vengono dalla parte di monte Siddi alcuni ruscelli il Coccioledda che attraversa il rione di levante, ed ha un piccolo ponte(poi continua ,ma per la nostra ricerca basta questo).
Dall’archivio Diocesano Rettore Francesco de Aru (1645-1661) < si firma Franch Dearo>. Appare esaminatore sinodale e Rettore di Gonnostramatza nel sinodo di Mons. Manunta celebrato nel Gennaio del 1645, ma evidentemente stava in questa parrocchia già da prima. E tradizione che sia stato lui a costruire per primo il ponte sul fiume che attraversa il paese sostenendone a suo carico le spese, e gli sarebbero costate due annate dei frutti della rettoria. (Morì a Gonnostramatza il 19 Marzo 1661)
Riflessioni L’abate Vittorio Angius venne a Gonnostamatza nel 1841 e disse che a Gonnostramatza esisteva un ponte ben costruito per volere del rettore Aru alla fine del secolo XVI? essendoci il punto interrogativo si presume che le informazioni della datazione non erano documentate, sicuramente era venuto a sapere questo solo per via di ricordi della popolazione, cita anche un piccolo ponte che si trova nel ruscello Coccioledda, lo studio araldico dei primi anni 90 dice che il ponte della sp 46 è del XVI secolo .Quindi del ponte romano non ne parla proprio? Nel 1841 quando l’abate Angius si recò a Gonnostramatza, non notò il ponte romano? il ponte romano non era ancora costruito? Lo studio storico del 1990 è errato?
Conclusioni IL ponte di cui parlava l’abate Angius è sicuramente il nostro famoso ponte di epoca romana. Angius disse che fu costruito dal rettore Aru nel XVI? secolo, tramite l’archivio diocesano siamo venuti a sapere che il rettore Aru governò la nostra parrocchia dal 1645 al 1661,quindi la costruzione del ponte risalirebbe a metà del XVII secolo. Sappiamo bene che il ponte della strada provinciale per Siddi e stato costruito inizi anni 1960. Mentre il ponte della provinciale 46 dovrebbe essere stato costruito nel 1888,in quanto esiste ancora oggi una pietra miliare raccolta da un nostro compaesano, a metà degli anni 1950,in quel periodo venne asfaltata la suddetta strada,sino ad allora esistevano sul ponte dei muretti laterali in cui era incastonata la pietra, distrutti allora per far parte alle attuali ringhiere. Questa cartina storica di Gonnostramatza del 1873 mette in evidenza il ponte di epoca romana il piccolo ponticello che si trovava nell’attuale viale Kennedy tra la casa di Ettore Garau e Fernando Sebis,ma non si vede nessun ponte sulla strada provinciale 46.
Presentato in questi giorni il programma dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Michele Arc. e Santa Teresina previsti a Gonnostramatza il 28, 29 e 30 Settembre . Il Programma Religioso avrà il suo inizio Sabato 29 ( San Michele Arc. ): Ore9,00 Santa Messa - Ore 10,30 processione dei fedeli per le vie del paese - Ore11,00 Santa Messa. Stesso programma e stessi orari, Domenica 30 Settembre, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Teresina.
Il Programma Civileavrà invece il suo inizio Venerdì 28 Settembre alle ore 18,30 con la rappresentazione teatrale di "Arrichetu" a cura della Compagnia "Su Cuccaioi"in collaborazione con Teatro Tragodia di Mogoro. Alle 22,00 ci sarà lo spettacolo pirotecnico seguito alle 22,30 dalla musica dei GAMAS REBELDES (cover Modena City Rambles, Bandabardò, De Andrè).
Sabato 29 Settembre alle 17,30 animazione per bambini, alle 20,00 la replica della rappresentazione teatrale di "Aricchetu" a cura della Compagnia "Su Cuccaioi" in collaborazione con Teatro Tragodia di Mogoro. Alle 22,00 serata di cabaret con BENITO URGU.
Domenica 30 Settembre alle ore 22,00 Serata danzante di balli di gruppo e ballo sardo con il gruppo etnico KANTIDOS. Alle ore 24,30 Estrazione sottoscrizione a premi.