Di MisterBlog (del 02/11/2010 @ 10:00:06, in Eventi, linkato 2389 volte)
Cari lettori, Vi segnaliamo per Domenica 7 Novembre la 3^ Edizione della Maratonina Parte Montis.
La Manifestazione Regionale di Corsa su Strada, organizzata dall' Unione dei Comuni "Parte Montis" ( Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu, Siris) e il Comune di Gonnoscodina col Patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Oristano. La Gara competitiva che quest'anno avrà la sua partenza ed arrivo nel Paese di Pompu, si sviluppa su tracciato ondulato ( 95% su asfalto e il restante 5% su sterrato) con una distanza complessiva di 21,097 Km.
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Programma tecnico
Maratonina - Km 21,097 Ore: 10,00 “ Junior – Promesse – Senior” - “Amatori – Master maschile e femminile”
Categorie giovanili Ore: 10,10 Come da regolamento
A seguire Gara Non competitiva - Tutti
Informazioni Utili:
Le iscrizioni per la gara competitiva da Km 21,097 dovranno essere effettuate tramite FAX al Comitato Regionale “F.I.D.A.L.” di Cagliari entro il 01 Novembre 2010 (fax 070- 487673) .
Costi per l’iscrizione Euro 7,00 per la maratonina. Il costo dell’iscrizione comprende il pettorale, un gadget e il pranzo. Il giorno della gara l’iscrizione alla maratonina potrà essere fatta con un costo complessivo di euro 10,00 (si potrà perdere il diritto al pacco gara). Esordienti Maschili e femminili C, B, A (distanze 200 m, 300 m, 500 m) – Ragazzi/e (distanza 1.000 m), cadetti/e (2.000 m). Le iscrizioni dovranno essere fatte come da regolamento Fidal. Le iscrizioni per la corsa non competitiva potranno essere effettuate il giorno della gara fino alle ore 9,15.
Costi per l’iscrizione: - Euro 5,00 per la non competitiva. Il costo dell’iscrizione comprende il pettorale, un gadget e il pranzo. La gara si svolgerà domenica 7 Novembre 2010 con partenza ed arrivo a POMPU (OR). La partenza della maratonina è fissata alle ore 10,00. Il ritrovo della Giuria e dei Concorrenti è fissato per le ore 8,30 presso la Piazza Cavour nel Comune di POMPU. Alla fine della gara l’organizzazione sarà lieta di offrire un BUFFET a tutti.
Per eventuali chiarimenti e/o informazioni di dettaglio si può chiamare l’organizzazione
(Tel. 347-4858582 sig. Podda Michele – Tel. 347-3302399 sig. Stefano Mandis).
Di Swamii (del 08/11/2010 @ 09:10:24, in Cucina, linkato 9051 volte)
Cinquant'anni fa il pane raffermo non si buttava nella famiglia contadina. Ma con l'aggiunta di un uovo e fritto era una leccornia per grandi e piccini. Vi presento la Ricetta de Su Pani Indorau...
Su Pani indorau
Ingredienti per 5 persone: 10 fette di pane raffermo tipo "civraxiu" 3 uova mezzo litro di latte olio per friggere
Tagliare il pane a fette non troppo sottili.
Sbattere le uova.
In una ciotola versare il latte. Inzuppare poi le fette di pane nel latte, subito dopo passarle nell'uovo sbattuto e friggere in abbondante olio caldo.
Benvenuto nella Sezione del blog dedicato al Campionato del Gonnos Sport 2010 Terza Categoria. Tramite questo articolo, Vi terrò informati sui risultati e quando sarà possibile documenterò con immagini e riassunti scritti, le partite che i nostri ragazzi disputeranno nell'arco della Stagione Calcistica 2010/2011.
A breve inseriremo le foto dei calciatori...
La Terza di Campionato:
APD GONNOS SPORT 2010- COLONIA JULIA :1 - 1
Commento:
Partita equilibrata giocata da tutte e due le squadre nella prima frazione, nella quale però c'è da segnalare intorno al 30' la traversa colta con un tiro dai 30 metri da Roberto Piras..... Nel secondo tempo, i nostri ragazzi scendono in campo più convinti e le occasioni aumentano.. un tiro di Fanari sfiora l'incrocio dei pali...al 25' circa Garau scende sulla fascia e mette un bel pallone al centro, sul primo tiro di Silanus c'è la risposta della difesa ma sulla ribattuta di Fabrizio Pinna la difesa del colonia non può nulla...la palla si insacca sotto l'incrocio dei pali... Il GonnosSport controlla ma al 92 l'arbitro si inventa un rigore per un fallo che vede solo lui di Mirko Concu su un giocatore avversario... Lampis è battuto. Dopo la sconfitta di Santa Giusta ( 5 a 0) la squadra con questa prestazione ha dimostrato che quella era solo una giornata storta, con il ritorno di Capitan Ghiani in difesa e con gli innesti dei giovani Roberto Piras e Andrea Sitzia in difesa ora le speranze sono sicuramente più rosee...
In occasione della giornata di giovedì 11 Novembre, nella quale le Associazioni che operano all’interno del nostro Comune sono state invitate a presenziare alla seduta del Consiglio Comunale presso l’ Aula Consiliare Cap. Renzo Atzei, si è tenuta la visita del Prefetto Dott. Giovanni Russo.
Un ampio discorso iniziale da parte del nostro Sindaco Alessio Mandis, ha permesso, ad un interessato ed attento Prefetto, di conoscere quale sia la nostra realtà di paese della Marmilla. Sono state illustrate, oltre che le qualità e le caratteristiche che contraddistinguono il nostro territorio in termini di Aziende, Associazioni e Risorse umane anche le diverse problematiche che si debbono affrontare nella vita quotidiana della nostra comunità. Su queste ultime, il discorso ha toccato punti di carattere sociale quali ad esempio il fenomeno sempre più crescente dello spopolamento con conseguenti ed inevitabili tagli sui servizi (scuola, banca, caserma dei Carabinieri..), per poi passare nello specifico a quelli relativi al territorio Tramatzese.
Coadiuvati da materiale fotografico, sono state proiettate alcune immagini che testimoniano lo stato in cui versa il letto del fiume Rio Mannu nel quale una fitta vegetazione formatasi nel corso degli anni minaccia seriamente il naturale deflusso dell’acqua con conseguente e motivato allarme per la sicurezza del nostro paese soprattutto in questo periodo di abbondanti pioggie.
Altro argomento è stato quello relativo alla ormai “famosa” bretella che collega il nostro paese alla Statale 131 della quale ci siamo anche noi occupati in un articolo di più di un anno fà (Articolo). Ad oggi infatti, dopo le promesse e parte dei soldi stanziati per un primo studio e messa in sicurezza della strada, non si è ancora fatto nulla. Una opera importante per la crescita e lo sviluppo non solo del nostro paese ma di tutto il territorio della Marmilla.
A termine dell’intervento del Sindaco Alessio Mandis, il Prefetto Dott. Giovanni Russo, ha espresso nell’ambito delle proprie competenze, il suo personale impegno su tali questioni. Ha inoltre presentato, attraverso un discorso generale quali sono le caratteristiche e le peculiarità che contraddistinguono oggi la nostra Provincia, sottolineando l’importanza degli incontri con le varie amministrazioni locali per conoscere in prima persona la realtà del territorio.
Da segnalare inoltre gli interventi di Michele Abis (Avis), Spiga Cristian Nicola (rappresentante del Consiglio di minoranza), Gianna Cauli (Coop. Serzela), Christian Sebis (SuTramatzesu) e l’importante presenza di Remigio Abis presidente dell’Associazione dei Reduci e dei Combattenti. L’incontro con il Prefetto Dott. Giovanni Russo, è terminato con la visita al Museo Turcus e Morus e alla Chiesa di San Michele Arc. nella quale ha potuto ammirare il retablo realizzato nel 1501 da Lorenzo Cavaro.
_NEW_ 23 Novembre 2010
Il Video e le immagini della situazione del Fiume Riu Mannu
Di MisterBlog (del 16/11/2010 @ 08:12:21, in Sondaggi, linkato 2236 volte)
SONDAGGIO:Qual è il tuo “bar tramatzese” preferito?
Martedi 16 Novembre 2010: Cari lettori, Vi segnaliamo che il vincitore del sondaggio"Qual è il tuo “bar tramatzese” preferito?" con 87 voti su un totale di 191, è ilBar dello Sport di Eugenio Piras (noto Barbera) .
La classifica:
- Bar dello Sport di Eugenio Piras (noto Barbera) (87 voti) - Bar Emilia di Emila Piras (67 voti) - Bar "Black & White" di Salvatore Abis (noto Castangia) (20 voti) - Bar Circolo San Michele dei Fratelli Pani (17 voti)
Cari lettori, terminato il Sondaggio relativo alla Stagione Tramatzese preferita, vinta con oltre 50 voti dall' Autunno, oggi Vi proponiamo di votare per sapere quale è il Vostro bar tramatzese preferito. Come sempre potrete esprimere la vostra scelta attraverso l'apposito modulo situato nella parte sinistra della pagina del blog.
Il “bar” da noi in Italia è un locale che in comune con il “bar americano” ha solo il nome. Non è, infatti, un luogo con luci soffuse, frequentato soprattutto la sera e la notte, dove vengono consumati prevalentemente alcolici e superalcolici. I bar italiani sono luoghi aperti sulle strade e le piazze di ogni città o paese, sono numerosissimi e sono frequentati durante tutto il giorno. Anche se principalmente il bar è il luogo dove noi italiani facciamo colazione, nei piccoli centri esso funziona ancora come luogo di incontro.
Nei piccoli paesi della Sardegna, al bar si gioca ancora a pinella, si sfoglia l’Unione Sarda o La Nuova Sardegna mentre si beve il caffè, si fanno quattro chiacchiere con gli amici e si parla di donne, di politica, di affari ma soprattutto di sport e di calcio sorseggiando uno o più scioppini e sgranocchiando golosamente salatini e patatine.
Si tratta dei vecchi e nostalgici “Bar dello Sport” che resistono ancora al tempo e alle mode, che non erano solo luoghi di consumo, ma teatri di racconti e ironia. Tra rutti possenti e scatarrate introflesse ci si infogava tifando Casteddu e urlando di gioia ai mitici goal di Giggirrivva. Tra il rullare del biliardino e il cozzare delle palle da biliardo si decidevano le sorti politiche di un paese con annessa la scelta de su Sindigu.
Tra lo sbattere ritmato delle carte da gioco sul tavolo e l’assordante musica smielata del juke-box nascevano murighi che poi sfociavano in matrimoni eterni. Ora tutto il rumore viene da un grande schermo televisivo al centro, che spara videoclip e eventi sportivi a tutto volume. Oramai questi locali credo siano una razza in via di estizione, ne sopravvivono alcuni nelle periferie delle città e soprattutto nei piccoli paesi come Gonnostramatza.
Da noi in bidda attualmente ci sono 4 bar:
1- Bar dello Sport di Eugenio Piras (noto Barbera) 2- Bar Emilia di Emila Piras 3- Bar "Black & White" di Salvatore Abis (noto Castangia) 4- Bar Circolo San Michele dei Fratelli Pani
Da tutto ciò nasce una nostra curiosità, quella di sapere quale tra questi bar tramatzesi è il tuo “bar preferito”, quello dove la sera ti piace rivedere gli amici, guardare insieme una partita di calcio, ridere e scherzare davanti ad una fresca bibita rilassandoti dopo una dura e faticosa giornata di lavoro.
Forse non tutti sanno… che a Gonnostramatza vengono venerati diversi santi: Sant’Antonio Abate, San Giuseppe, San Paolo, San Michele Arcangelo eSanta Teresina.
Il 17 di Gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate. Il Santo Abate segna nel calendario popolare il principio del carnevale. Al mattino della festa ogni proprietario mena il suo bestiame davanti alla chiesa del Taumaturgo per essere benedetto. Alla sera si accendono numerosi falò per le strade. Tradizionalmente egli è raffigurato come un vecchio dalla lunga barba, vivente in una capanna assieme al porcello, mentre il demonio lo tormenta e qualche volta lo fa montare in bizza.
"Questo Santo, entrando un giorno per caso in chiesa, mentre un sacerdote durante un sermone riferiva le parole di Gesù: < Se vuoi essere perfetto, vai, vendi quanto hai e dallo ai poveri, vieni seguimi e avrai un tesoro nel cielo >, rimase talmente colpito che per Gesù vendette ogni cosa, lasciando solo il necessario per sé e la sorella. Ma tempo dopo, sentendo l’altra esortazione evangelica del non preoccuparsi per il domani, vendette tutto. Questo è quanto sappiamo di Antonio fino all’età di 18 anni. Nel fiore dei vent’anni, dopo aver sistemato l’unica sorella in una di quelle sante Comunità cristiane, abbandonata Coma (l’odierna Qumans), sua città natale, si ritirò in un deserto, dove ebbe a soffrire da parte del demonio i più terribili assalti che superò con la preghiera e la penitenza. La fama della sua santità trasse ben presto nella Tebaide ( regione dell’antico Egitto) una moltitudine di persone, tutte avide di conoscerlo e di imitarlo. Il pio solitario allora, per non essere disturbata la sua quiete, si rifugiò in un antico sepolcro. Abitò in quella caverna per ben 20 anni, solo visitata da un amico che due volte all’anno gli portava una provvista di pane. Ma il demonio continuava a non dargli tregua e lo costrinse a cercar pace ancora nel deserto. Attraversò il braccio orientale del Nilo e si ritirò sulla cima di una montagna, dove si rinchiuse fra le rovine di un vecchio edificio e vi visse quasi 60 anni in una totale separazione dal mondo. Il nutrimento giornaliero di Antonio era di sei once (circa 170 grammi) di pane rammollito nell’acqua e cosparso di poco sale. Restava tre o quattro giorni senza nutrirsi; un cilizio (una veste intessuta di peli di capra ruvida e scomoda) gli serviva da tunica, una stuoia di giunchi era il suo letto e una pietra il suo capezzale. Nonostante questo tenore di vita divenne il fondatore del monachesimo orientale. Molti, attratti dall’odore delle sue virtù, lo seguirono nel deserto per imitarlo. Risplendè su tutti gli anacoreti (i religiosi che abbandonano la società per condurre una vita solitaria dedicandosi all'ascesi, alla preghiera e alla contemplazione) per lo spirito di penitenza e per il dono dei miracoli. Lasciò temporaneamente l’eremo per accorrere in aiuto dei fratelli cristiani sottoposti da Massimino Dacia alle torture, e predicò contro gli ariani (per Ario Gesù era solo un uomo, non identificabile con Dio stesso) confutandoli splendidamente. Egli è leggendario per le penitenze e le tentazioni che superò. E’ patrono degli animali. Morì a 105 anni il 17 gennaio del 326. Intorno a questo Santo son fiorite molte leggende."
(Liberamente tratto da “Santi venerati in Sardegna” di Padre Gabriele Piras) Dottor Sagamentu